Quando fa così freddo cosa c’è di meglio di rifugiarsi in una bella baita accogliente, magari in legno, e sorseggiare una buona bevanda calda? Da questo punto di vista l’offerta turistica del Tibet valtellinese è assolutamente di primissimo livello: ristoranti, bar, SPA, terme e ogni tipo di svago per l’après-ski qui non manca. Senza dubbio da provare sono le bresaole valtellinesi, la slinzega di cervo, le polente con tutti i tipi di salmì, le deliziose pappardelle ai funghi, e, ovviamente, immancabili da queste parti: i pizzoccheri che, dato l’estremo freddo invernale, qui si cucinano con sovrabbondanza di burro e formaggio.
Molto particolare è anche la cosiddetta celebrazione del ghibinet, una specie di Halloween locale che affonda le sue origini in tempi remotissimi, risalenti all’incirca alle prime testimonianze (intorno al 1.300) di un centro abitato da queste parti, in cui i bambini del paese vanno a bussare alle porte delle abitazioni per ricevere piccoli regali e dolcetti. Molto tenero.
Un’informazione utile agli amanti del divertimento più alternativo è che da anni Livigno è diventato uno dei centri europei dello snowboard, con una serie di splendidi half-pipe e snowpark disseminati per i suoi impianti, dove si tengono a tutte le ore feste, animate da deejay set di musica elettronica, rap e rock. Molto cool.